“Weekend a Roma… Finalmente è arrivato, ed è l’occasione perfetta per scoprire il sontuoso Six Senses Rome. Ambre Venissac, la nostra esperta di marketing, cacciatrice di tendenze e designer di viaggi, ripercorre la sua irresistibile tappa in questo gioiello sulla bocca di tutti fin dalla sua apertura nel marzo 2023. Six Senses Rome è uno di quei progetti storici che si attendono con una certa trepidazione. Primo indirizzo urbano del marchio e primo Six Senses in Italia, è la destinazione ideale per vivere Roma, con la sua estetica dal design raffinato, la sua posizione privilegiata per lasciarsi incantare dalla capitale italiana e le sue strutture benessere di altissimo livello per sospendere il tempo e catturare il momento.
Six Senses Roma: la tua oasi urbana nel cuore della Città Eterna
Dopo una sosta sacra in Vaticano, è il momento di scoprire Roma, nel primo hotel del marchio in una capitale.
Il Six Senses Rome è un gioiello architettonico a pochi passi da alcuni dei luoghi più emblematici di Roma, incastonato tra il Pantheon e la Fontana di Trevi sulla famosa Via del Corso. Soggiorneraitra patrimonio e contemporaneità – nel Palazzo Salviati Cesi Mellini, un palazzo del XV secolo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che ha ospitato successivamente un cinema e poi una banca prima di diventare la sede del Six Senses Rome.
Passeggiando per il centro storico di Roma, sentirai la sua energia millenaria. Allo stesso tempo, come me, sarai sopraffatto dalla pace e dalla serenità che proverai una volta superate le due imponenti colonne che incorniciano l’ingresso dell’edificio. Non dovrai scegliere tra la tua immersione romana e il tuo ringiovanimento.
Six Senses, il marchio di hotel ultra-desiderati, sta facendo una sorpresa conquistando il cuore della Città Eterna, dimostrando ancora una volta la sua formidabile capacità di immaginare esperienze uniche e totalmente in sintonia con le aspirazioni complesse e talvolta, ammettiamolo, contraddittorie dei viaggiatori.
Questo gioiello piacerà agli esteti, agli epicurei e agli amanti del benessere, per non parlare degli appassionati di storia. L’hotel si trova nel Palazzo Salviati Cesi Milleni, accanto alla chiesa di San Marcello al Corso, e la ristrutturazione della sua facciata è stata sponsorizzata dall’hotel nell’ambito delle iniziative sostenibili condotte da Six Senses. Questa interconnessione con la storia mi ha affascinato e colpito fin dal mio arrivo. Six Senses Rome convive con edifici che hanno attraversato le epoche e si integra miracolosamente con essi, creando una continuità tra passato e presente.
Un magnifico design che combina piante e morbida mineralità
In quanto appassionata di design e architettura, sapevo che Six Senses Rome avrebbe suscitato la mia sensibilità e curiosità. Come si fa a combinare un patrimonio così ricco nel cuore di una capitale-museo a cielo aperto con la natura e le sue componenti essenziali? Concepito come un’oasi urbana, Six Senses Rome unisce una materialità morbida e una riconnessione con le piante, in linea con la filosofia del marchio.
Patricia Urquiola, spagnola di nascita ma italiana di adozione, infonde nel suo stile delicatezza, raffinatezza e poesia per creare un design morbido e scultoreo con una purezza sorprendente. L’estetica antica è completata dalla luce onnipresente nella hall. I riferimenti evocativi a questo eccezionale patrimonio sono contorti e gli elementi architettonici d’epoca assumono un carattere monumentale: in particolare la spettacolare scala di marmo, un capolavoro del XVIII secolo che conduce alle camere da letto (e al paradiso!).
Patricia Urquiola ha posto grande attenzione anche nella scelta dei materiali utilizzati, travertino, marmo e cocciopesto (intonaco tradizionale). Fedeli alle radici del Six Senses Roma, contribuiscono anche alla raffinatezza dell’ambiente.
Six Senses Roma: il tuo rifugio nell’Eden
Appena arrivato, sarai colpito da un’ identità estetica di mineralità gentile ma incarnata, un regno di purezza in cui il gioco di linee e curve si incontra.
Un design grandioso sublimato dalla natura lussureggiante in cui fiorisce. Ti lascerai alle spalle l’energia della città per immergerti in un tempo sospeso, tra la convivialità e l’ intimità del tuo bozzolo.
L’accoglienza da parte del guest experience maker è meticolosa e personalizzata. Jacopo ci ha invitato a recarci nella hall, dove abbiamo preso posto nei divani di design ma accoglienti e ci siamo immersi senza resistenze nell’esperienza Six Senses. Una bevanda detox con le sue proprietà benefiche, un piccolo asciugamano caldo per darci il tono, qualche dolcetto da sgranocchiare ed eravamo pronti per il check-in.
La lobby cristallizza l’identità estetica creata da Patricia Urquiola: il tetto in vetro la trasforma in un vero e proprio pozzo di luce, le piante spuntano e danno vita ad alcove verdi dall’atmosfera rilassante, la lobby è adornata da mobili firmati e gli spazi sono disseminati di statue di teste di cavallo, come una curatela della sapiente armonia di curiosità e soliflores. Tanti tesori che ricordano i resti romani.
Il design è accogliente: il bar a forma di semicerchio, le sedie avvolgenti in cui non hai paura di accoccolarti. Six Senses Rome ti tocca il cuore non appena arrivi, come se potessisentire l’anima del luogo, l’ambiente ti invita a riconnetterti con te stesso e con le tue emozioni.
Six Senses Roma: tour della camera
Inizio il mio tour delle diverse aree del Six Senses Rome, la cui prima tappa è l’incontro faccia a faccia con la scala di marmo che, al di là della sua dimensione estetica, funge da macchina per tornare indietro nel tempo. Vertiginosa in tutti i sensi.
Per riprendere il nome Sei Sensi, il nostro padrone di casa Jacopo ci ha suggerito di dedicarci a un piccolo rituale: suonare il campanello che corrispondeva al senso che volevamo sviluppare durante il nostro soggiorno. Tra la vista, l’olfatto, il tatto, l’udito, il gusto e l’intuito, ho scelto l’intuito per un soggiorno in piena consapevolezza dei nostri sentimenti, emozioni e convinzioni.
Il Six Senses Rome dispone di 96 camere e suite, suddivise in 12 categorie, tra cui tre signature suite. Non vedevo l’ora di scoprire la nostra e, quando ho aperto la porta della nostra camera, ho subito capito e percepito come questa straordinaria estetica fosse stata trascritta negli alloggi. Luminosa e tranquilla, non si direbbe mai che ci troviamo nel cuore della pulsante Roma.
Un design raffinato caratterizzato da un minimalismo morbido e arrotondato. Ho notato riferimenti all’antica Roma, come piccoli ammiccamenti sparsi, da ricostruire. I comodini sono colonne ritagliate. I materiali naturali si presentano in sottili tonalità di beige e grigio tenue. Le linee coesistono con le curve e sembrano essere un filo conduttore del design degli interni, in contrasto con la biancheria da letto morbida e confortevole. Gli standard Sleep with Senses , in particolare per quanto riguarda i materassi, favoriscono un eccellente recupero (materassi biologici, biancheria in cotone). Un enorme spogliatoio ti permette di prendere possesso dello spazio.
Il mio primo istinto è stato quello di andare alla finestra, impaziente di vedere il panorama: si affacciava su una piccola piazza, il punto di osservazione ideale per fare un passo indietro e godersi la dolce vita, lontano dagli occhi del pubblico, come per assorbire il calore di quest’arte di vivere.
Una menzione speciale va fatta per i bagni contemporanei, spaziosi e funzionali , che ti faranno venire voglia di prenderti un po’ di tempo solo per te, come preludio alla spa! Sul comodino troverai il menu della spa Six Senses Rome che ti ispirerà. Alcune suite si affacciano su Piazza San Marciello. Sappiamo quanto sia personale la scelta di una camera, quindi facci sapere le tue preferenze e ti aiuteremo a individuare il tipo di camera che fa per te.
La tentazione di trascorrere la giornata al Six Senses era forte, per godersi le strutture, soffermarsi nella spa e, perché no, partecipare a una delle tante attività offerte (workshop, yoga, meditazione, bagni sonori…). Ma Roma e Roma e non ho resistito a girare per i suoi quartieri, tanto ero sedotta dalla sua energia, dalla sua architettura e da tutti i tesori che la città ha da offrire.
Six Senses Roma: il punto di partenza per le tue visite
Sapevo bene che il nostro programma di siti emblematici e passeggiate era ambizioso, perché Roma non è stata costruita in un giorno. Ma, un po’ come quando vivevamo a Parigi, questo vento di libertà e di infinite possibilità ci ha fatto venire voglia di scoprire il più possibile di Roma, anche se sapevamo che non saremmo riusciti a vedere tutto. E c’era da aspettarselo: Roma è piena di pepite!
Passerò rapidamente in rassegna i siti visitati e i quartieri esplorati, perché non è questo lo scopo dell’articolo, ma sottolineerò comunque che la posizione del Six Senses Rome è un vero e proprio punto di forza: la sua vicinanza ai luoghi più emblematici ti offre flessibilità nell’organizzazione del tuo soggiorno e delle tue visite, oltre a trovarti in uno degli ambienti più magici. Potrai essere il primo ad arrivare alla Fontana di Trevi nelle prime ore del mattino, poiché si trova a meno di 5 minuti a piedi, così come il Pantheon, il Foro Romano, il Colosseo e Villa Borghese, che distano 20 minuti a piedi.
Un’immersione nel benessere ispirata alle terme romane
Al termine di una giornata ricca di scoperte, trascorsa a girovagare per la città, perdendoci nel labirinto di vicoli pittoreschi, desideravamo una parentesi di benessere nella sublime spa Six Senses Rome per riprenderci da tutte queste meravigliose emozioni.
Recati al primo piano dell’hotel per vivere un’esperienza di benessere davvero coinvolgente. Il design della spa è davvero sontuoso. Una firma uditiva contribuisce alla tua rilassante disconnessione, mentre il gioco di linee e luci valorizza le vasche che compongono il circuito delle terme romane. Al Six Senses Rome, il tuo percorso di benessere si ispira agli antichi bagni e rituali termali: ti immergerai nel caldarium, nel tepidarium e nel frigidarium. Queste piscine, che variano di temperatura, rilassano il corpo e la mente e stimolano la circolazione.
Il bassorilievo che adorna le pareti e che corre lungo la lunghezza delle vasche completa questo tuffo nella storia. Si riferisce all’alloro del mito di Dafne e Apollo.
La Six Senses Spa include anche docce sensoriali, la transizione ideale dopo una sauna, ad esempio. Stimolano i sensi con una varietà di getti d’acqua, alternando caldo e freddo per stimolare la circolazione, rilasciando fragranze rilassanti, purificanti o energizzanti e utilizzando anche la cromoterapia e l’audioterapia per un’esperienza coinvolgente.
Ci sono anche un hammam, una sauna e sale per il bio-hacking che ti aiuteranno a recuperare e a rigenerarti. Ci sono anche una sala di meditazione, uno studio di yoga, un solarium, una sala fitness con attrezzature all’avanguardia, cinque sale per trattamenti (tra cui una per le coppie) e un nail bar. Nelbar Alchemy puoi preparare i tuoi balsami ed esfolianti. Qui puoi anche praticare yoga aereo.
Six Senses Roma: buon gusto
Un altro pilastro fondamentale (soprattutto a Roma) per un’esperienza completa e memorabile è l’approccio culinario. Al Six Senses Rome, l’accento è posto sui prodotti di stagione, con un tocco locale per sfruttare al meglio i migliori ingredienti della città e delle piccole comunità agricole circostanti. Il bar, la caffetteria e il ristorante Bliviumil bar, caffè e ristorante, un vero e proprio luogo d’incontro, è gestito dalla chef siciliana Nadia Frisina, che rende omaggio alla tradizione culinaria romana.
La colazione a buffet è superba, estremamente ben presentata, alcuni articoli sono à la carte e troverai opzioni salutari (succhi detox, ingredienti energetici) e opzioni gourmet. Per quanto mi riguarda, sono stata sedotta dal miele grezzo presente nel buffet insieme ai semi e alla granola.
Per chi cerca un po’ di altezza (e un drink notturno), consiglio Notos, il roof top e giardino urbano del Six Senses Rome. Si estende su 800 m² e offre una vista a 360° su Roma per un cocktail sotto le stelle.
Verdetto: l’unico aspetto negativo di questo soggiorno al Six Senses Rome è che è passato un po’ troppo in fretta. L’esperienza ha confermato che mi ero innamorata del posto. L’ambiente è stato all’altezza delle mie aspettative. Sono rimasta particolarmente colpita dal design, con il suo mix di vegetazione minerale e urbana, e dalla sua sorprendente semplicità al servizio della dolcezza. Infine, la spa è per me il punto più alto di questa parentesi, una proposta coerente e desiderabile per un’immersione nel benessere tra tradizione e modernità.
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Tariffe : A partire da circa 1.100 euro a notte in bassa stagione.
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